IlFillumenista.it

LA STORIA

Carte Povere

Possiamo definire carte povere quei prodotti di stampa di un solo foglietto o di poche pagine che utilizzano parole e soprattutto immagini per comunicare a larghe masse.
Le carte povere sono nate nella seconda metà dell’Ottocento, ma si sono sviluppate prevalentemente ad inizi del Novecento e sono definite così sia perché non hanno la ricchezza di un libro o la dignità di un giornale, sia perché erano diffuse fra i ceti popolari più poveri (benché il destinatario in realtà fosse un pubblico eterogeneo dal punto di vista sociale).
Le scatole dei fiammiferi sono a tutti gli effetti un esempio di carte povere. Nelle immagini di quei periodi (a cavallo del 1900) è possibile trovare le aspirazioni, i bisogni, i sogni, le chimere, le certezze, i fantasmi soprattutto dei ceti emergenti che aspiravano ad un mondo pulito e voluttuario.
Possiamo considerare inoltre queste carte povere come antenati delle figurine, dell’attuale pubblicità e dei moderni media.

Cromolitografia

La diffusione verso la seconda metà dell’800 della Cromolitografia è stata fondamentale per l’evoluzione delle Carte Povere dei fiammiferi. Questa tecnica si basa sul disegnare figure con una particolare matita grassa su una matrice di pietra, dopodiché con una precisa procedura con soluzioni acide ed inchiostro si riesce a trasferire il disegno imprimendolo sulla carta. Per stampare ogni differente colore è necessario una differente matrice, pertanto, le stampe con più colori necessitavano di più passaggi.

I Soggetti delle etiche

Tra le varie immagini, vere e proprie piccole opere d’arte, che decoravano le scatole dei fiammiferi da metà dell’800 ad inizi del 900 troviamo principalmente alcune tematiche:
L’educazione popolare
La satira
L’evasione
I grandi della letteratura e il romanzo storico
La letteratura popolare
La musica, che unisce e divide
La femme-fleur
La storia d’Italia e gli avvenimenti che hanno fatto l’Italia

Pubblicità

Negli anni 40 sulle scatole dei fiammiferi cominciarono ad apparire le pubblicità, sarà un cambiamento epocale: le eleganti illustrazioni cedono il passo agli slogan.

Propaganda

Durante la Seconda guerra mondiale anche le scatole dei fiammiferi diventano veicolo di propaganda: con queste si esortava a non diffondere notizie e ad arruolarsi.

Venditori porta a porta

Dopo la seconda guerra mondiale si è registrato un incremento di produzione di scatole di fiammiferi e una gran parte venivano anche esportate all’estero. Le scatole hanno iniziato ad essere utilizzate sempre di più come mezzo pubblicitario. Anche le aziende, i ristoranti e gli alberghi hanno iniziato a farsi realizzare delle scatoline personalizzate con il proprio logo per pubblicizzarsi. Le grandi aziende di fiammiferi mandavano i propri venditori porta a porta con dei cataloghi per mostrare le varie tipologie di scatole e per far si che i clienti potessero scegliere di farsela realizzare come desideravano.